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Arteterapia Sensomotoria

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per elaborare vissuti traumatiche e
trovare soddisfazione nelle proprie azioni

Ho certificati in due tecniche specifiche di arteterapia senso-motoria: ''Clay Field' (il campo d'argilla) e Guided Drawing' (disegno bilaterale).

L'arteterapia senso-motoria condivide gli scopi e basi teorici di Somatic Experiencing.
Si differenzia nella sua applicazione pratica attraverso i materiali artistici e il suo focus centrale sulla fondamenta senso-motoria del sistema nervoso.

E' "trauma-informed": applica la teoria polivagale di Stephen Porges e riconosce i tre livelli di funzionamento cerebrale di Bruce Perry (Regolare, Relazionare, Ragionare).

Esempi pratici:

Elaborazione di un apprendimento implicito contro-producente del sistema nervoso:
Apprendimento : quando dico di "no" succederà qualcosa di brutto / la persona non mi vorrà più bene.
Risultato : non riesco a dire di "no" o a fare rispettare i miei confini dagli altri, mi fa paura.
Sperimentando azioni compiuti con i materiali artistici le mie braccia e le mie mani pongono confini concreti. L'argilla offre una risposta diversa da quella che sono abituata solitamente a ricevere. I miei muscoli sperimentano la mia forza e il cervello registra questa nuova sensazione. La memoria di pericolo viene sostituita con una memoria di efficacia. La prossima volta che mi trovo di dover dire di "no", c'è la possibilità che invece di attivare il sistema di minaccia che impedirà il mio "no", potrò invece scegliere l'azione volontaria che desidero.

Trovare soddisfazione nelle proprie azioni:
Per tanti diversi motivi il corpo può diventare uno spazio pericoloso da abitare. Questo fenomeno può manifestarsi in diversi modi, ad esempio : la mia mente va spesso altrove, non riesco a stare ferma, ho una sensazione di vuoto dentro, ho difficoltà a dormire ... ansia, depressione, dipendenza affettiva, senso di inutilità nella vita, agitazione, iper-attivazione, mancanza di motivazione ecc. 

Dietro queste sensazioni ci può essere quella di mai sentirsi soddisfatti/e. Questo fenomeno, che non corrisponde necessariamente agli obbiettivi effettivamente raggiunti o meno, può essere spiegato a livello senso-motorio. Il sistema nervoso periferico è organizzato in due rami : quello motorio che produce l'azione (il movimento muscolare) e quello sensoriale che porta al cervello la sensazione proveniente dall'esterno e prodotto dall'azione (i cinque sensi). Questi due sistemi sono strettamente collegati in un feedback loop (cerchio) secondo il quale i cinque sensi portano informazioni al cervello che risponde con un'azione che produce sensazioni che risultano in un altro azione ecc.

Se il corpo è diventato un luogo pericoloso, si può innescare un fenomeno per il quale il cervello fatica a portare le sensazioni provenienti dal sistema sensoriale alla coscienza. Il risultato è che non ricevendo un feedback, la persona agisce ma senza provare soddisfazione dalle proprie azioni. Questa mancanza può manifestarsi a diversi livelli della vita. Con l'arteterapia senso-motoria si può pian piano insegnare al cervello e al corpo di restare con le sensazioni e un po' alla volta venire in contatto con quella soddisfazione profonda dal proprio azione che alcuni chiamano la gioia di vivere, il semplice piacere di esistere e vedere che quella macchia di tempera, l'ho creato io!  

Questa è la teoria! Diversi utenti hanno riscontrato un esito positivo.

il campo d'argilla (clay field) :

 

  • ideato e sviluppato dallo psicologo Heinz Deuser dagli anni '60 in poi, nella Foresta Nera, Germania;

  • reso accessibile al mondo anglo-sassone dalla sua studentessa e erede Cornelia Elbrecht che porta una sua visione e la denomina arteterapia senso-motoria integrando le conoscenze di Peter Levine;

  • lavora sul feedback loop senso-motoria del sistema nervosa periferica per accedere al sistema nervoso involontario e modificare il suo impatto sul sistema volontario.

Il campo d'argilla è costituito da una scatola di legno riempita di circa 12 kg di argilla. Gli adulti seguono gli impulsi nelle mani con gli occhi chiusi, mentre i bambini lavorano con gli occhi aperti.

 

Si base sul rafforzamento della sensazione di sicurezza corporea e la modifica di risposte involontari alla minaccia.​​​

 

Heinz Deuser (2020) spiega la potenza di questo approccio tattile in termini di immediatezza del tatto; la mano non può "non-rispondere" perché sia che sta ferma o che si muove, continua a percepire e ricevere stimoli. Il corpo è tenuto quindi a prendere una posizione: la percezione è buona o cattiva? L'oggetto è buono o cattivo? Lo riconosco come me o come altro-di-me?

 

In termini senso-motori, la sensazione tattile è intrinsecamente potenziante in quanto richiede l'azione attraverso un movimento, mentre la vista è intrinsecamente impotente, poiché richiede immobilità e distanza.

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Descrizione da una mia utente della sua esperienza con il campo d'argilla (estratto dall'articolo pubblicato: Power-from-within: Somatic art therapy with an LGBTQIA+ teenager):

 

 “Il nostro lavoro con il campo d'argilla mi ha davvero aiutato a guardarmi dentro ed esprimere ciò che ho trovato. Mi ha insegnato a smettere di controllare le mie mani e a fidarmi di loro. Ha curato il mio “blocco dell’artista”. Ho capito che fino a quel momento mi ero sentita incapace. Ora trovo che l’espressione di sé sia ​​liberatoria e soddisfacente.

 

"Ricordo la mia prima volta davanti al campo d'argilla. Avevo questa grande massa di argilla rettangolare davanti a me ed ero completamente persa. Continuavo a chiedere a Rebecca: "Cosa dovrei fare?" E lei rispose: “Segui le tue mani. Fidati del loro istinto." E ho pensato tra me e me: “Va tutto molto bene ma se non vogliono fare niente, cosa posso fare allora?”

 

“Ma è sempre il primo passo il più difficile e, sconcertato com’ero, ho iniziato a fare qualcosa, e poi ho scoperto che Rebecca aveva ragione. Ogni movimento ne apriva un altro sensazione e un nuovo impulso per un altro movimento. È incredibile. Sento che mi ha ricollegato a impulsi e istinti che da bambina sono stata portata a reprimere. Finalmente c'è qualcuno che invece di dirmi cosa dovrei fare mi dice: “Fai quello che vuoi!”

 

“La mia prima reazione è stata il panico totale! Poi ho capito che posso contare su quello che vorrei fare: su quello che mi fa sentire bene. È semplicissimo. Proprio come fanno i bambini. Cominciano a toccare, esplorare, scavare.

 

"Mio istinto è stato quello di iniziare ad appiattire la superficie. Tutti i dossi e le irregolarità mi davano fastidio. Una volta che li ho appiattito, ci ho infilato il dito, proprio al centro. Come farebbe un bambino. E da quel gesto, ho capito che si trattava di creare un tempo e uno spazio per me.”

 

Mio utente descrive quanto sia stato difficile ma gratificante rinunciare al controllo e percepire il feedback neurale proveniente dalle sue mani. Questo processo le consente di riconnettersi ricordi motori dell'infanzia che ora ripristina come modelli comportamentali sicuri. Alla fine della suddetta sessione, dal suo senso di impotenza è emersa la seguente frase: “Io sono umana." Questa affermazione rappresenta il permesso di essere fragili, una fragilità che è sopportabile solo se si può sentirsi sicuri nel proprio corpo e in contatto con il proprio desiderio/sé/potere personale e autentico che comunica continuamente sicurezza anche quando niente sembra avere senso.

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testimony

il disegno bilaterale (guided drawing) :

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Ho studiato il disegno bilaterale presso l'Istituto per l'Arteterapia Sensomotoriacome metodo per elaborare esperienze traumatiche.
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C’è chi descrive il disegno bilaterale come forma di meditazione. È un confronto profondo con la propria creatività. Come tecnica, è stata studiata per elaborare esperienze traumatiche e dolorose in modo non-verbale senza la necessità di raccontarle. Funziona attraverso l‘uso di entrambe le mani contemporaneamente, così attivando tutti e due gli emisferi del cervello. Mira ad aiutare il sistema nervoso ad auto-regolarsi attraverso l’integrazione delle emozioni con le sensazioni corporee, il ritmo del movimento e la percezione. Lavora anche a livello cognitivo per ammorbidire i pensieri negativi che ostacolano la nostra vita quotidiana e l'abilità di raggiungere gli obiettivi. 

 

E’ stato sviluppato da Cornelia Elbrecht attraverso 40 anni di esperienza e il desiderio di trasportare nel campo dell’arteterapia, le scoperte di Peter Levine e Pat Ogden nell'ambito sensomotorio. Elbrecht ha fondato l'Institute for Sensorimotor Art Therapy in Australia.

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Chi lotta quotidianamente con le conseguenze di esperienze traumatiche, sa quanto possono essere debilitante. Questa tecnica opera ad un livello sensomotorio, per la maggior parte in un modalità non-verbale in modo di evitare racconti potenzialmente retraumatizzanti . E' un percorso individualizzato, che non segue necessariamente la scadenza settimanale di un percorso psicodinamico.

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